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Raduno dei Giganti ideato e realizzato dalla Pro Loco di Vibo Valentia

Data Evento: 

05-03-2015
12:00 am

Raduno dei Giganti ideato e realizzato dalla Pro Loco di Vibo Valentia

“Giganti e giganti” calabresi e “gesanti” siciliani

Dopo il raduno dei giganti ideato e realizzato a Vibo Valentia il 13 agosto dal dinamico presidente della Pro Loco Prof. Franco Todaro, la scena, con qualche variante, si è ripetuta a Mistretta in provincia di Messina per iniziativa dell’Assessore al Turismo Angelo Scolaro che ha voluto realizzare nella città di Nebrodi ciò che di bello e di interessante aveva colto a Vibo Valentia. Qui l’Assessore Scolaro aveva accompagnato i due giganti mistrettesi Kronos (il tempo) e Mytia (il mito), che sono due macchine professionali con una loro storia che li vede attivi da più di tre secoli. Belli, imponenti, pesanti perché prodotti con stampi di vetroresina, alluminio e cartapesta, i giganti mistrettesi si sono esibiti, pettoruti e solenni, per le vie di Vibo Valentia, mossi dalla fantasia e dalla vitalità dei portatori che prestavano loro gli arti inferiori. “Il loro ballo è un corteggiamento d’amore che dura da centinaia di anni, un amore reso pubblico e mostrato apertamente per le strade agli occhi di tutti: il loro portamento incute soggezione e paura, ma i gesti di tenerezza che si scambiano, allontanandosi e avvicinandosi, riportano la situazione sul piano umano e il mito che rappresentano scende al livello degli uomini, i quali sono felici nel constatare che anche loro, in fondo, si innamorano come esseri mortali e hanno gli stessi sentimenti e le stesse debolezze che hanno gli uomini ” (Franco Vallone).

Il 28 e il 29 agosto i Mistrettesi hanno organizzato nella loro città il raduno dei “gesanti” al quale sono stati invitati i colossi calabresi.

I gruppi dei nostri partecipanti nella città dei Nebrodi sono stati sei:

  • i giganti “d’u triviu” di Pizzoni (VV)
  • i giganti dei fratelli Monteleone di Mesiano (VV)
  • i giganti “del Sud” di Riccardo Mancuso di Rombiolo (VV)
  • i giganti “d’u professuri” di San Gregogorio d’Ippona (VV)
  • i giganti di San Costantino Calabro (VV)
  • i giganti di Palmi (RC)
Ogni gruppo era composto dai portatori, “i gigantari”, dai suonatori di tamburi, tamburini e grancasse, “i tamburinari” e dai giganti che hanno offerto uno spettacolo esilarante alla popolazione ed hanno divertito i piccoli, elettrizzati ed eccitati perché avevano paura, ma nello stesso tempo volevano toccarli per esorcizzare il terrore che li prendeva quando li sentivano vicini e quano i giganti si divertivano ad inseguirli.

“Cu gioia, cu firi e gesti tanti / s’onura a Madonna cu i gesanti / pi’ viriri ri ssi gesanti l’abballati / niéscinu fora puru li malati / e li carusi pi’ iddi talari / stàssiru senza rimiri e mangiari”, recita un canto popolare di Mistretta (“con gioia, con fede e gesti tanti / si onora la Madonna coi giganti / per vedere il ballo dei giganti / escono dalle case anche i degenti / ed i bambini per poterli guardare / starebbero senza dormire e mangiare”).

I portatori e i musicanti hanno dato prova di grande abilità e fantasia. Ogni gruppo, che si distanziava dagli altri di circa venti metri, faceva rullare i propri tamburi con un vivace ritmo cadenzato, mentre i portatori, estrosi e dinamici, dimostravano tutto l’argento vivo che avevano addosso.

Nel pomeriggio del 29 agosto, sul palco delle autorità, dove sostavano tutti i giganti nella condizione di riposo (palco eretto in piazza Vittorio Veneto denominata “tunn’a chiazza” perché contiene una piattaforma circolare di cemento su cui poggia il Monumento ai Caduti) il Sindaco di Mistretta Iano Antoci e gli Assessori Angelo Scolaro e Calogero Rutino hanno istituzionalizzato il gemellaggio tra Mistretta e Vibo Valentia con scambio di doni: il Sindaco siciliano ha regalato al Sindaco calabrese Nicola D’Agostino, all’Assessore vibonese Pasquale La Gamba e alla Prof.ssa Maria Meli (chiamata dal Sindaco D’Agostino sul palco perché, mistrettese di nascita e vibonese d’adozione, era stata il trait d’union tra le due culture con le sue ricerche svolte sia in Sicilia che in Calabria) un interessante volume di Enzo Romano, che è stato lo storico, il cantore, il poeta di Mistretta e inoltre due pubblicazioni che illustrano le due feste religiose più sentite, quella del Patrono San Sebastiano e quella della Madonna della Luce e dei suoi giganteschi protettori. Il Presidente della Pro Loco vibonese ha regalato al Sindaco e agli Assessori siciliani una bella targa-ricordo, degli opuscoli che descrivono le nostre spiagge, i nostri monti e le nostre coste ed inoltre il libro della Prof.ssa Maria Meli “Pigghiàti carta e pinna e scrivíti”, che contiene una parte del nostro patrimonio culturale (tradizioni, canti popolari, detti e proverbi di Vibo Valentia e di venti Comuni della nostra Provincia). Dopo la cerimonia istituzionale, altre sfilate e altri balli ritmati dal suono dei tamburi che trasmettevano una straordinaria vitalità: una sosta per un “abballu” è stata fatta presso l’ospedale San Salvatore del paese. Le due città gemellate, constatato il successo della manifestazione, si sono ripromesse di concordare, il prossimo anno, una comune e vivace iniziativa per far vivere alla gente, gravata da tanti problemi, una giornata di festa, un momento di sana allegria e i gioiosa spensieratezza.

Maria Meli

 

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